Quando valutiamo le modifiche da apportare al nostro stile di vita per migliorarlo, che si tratti di alimentazione o di abitudini generali, ci possiamo facilmente trovare in due situazioni:

Situazione 1: (in genere riguarda gli entusiasti) Parto a razzo con idee rivoluzionarie, andando ad estirpare alla radice i comportamenti che ho prontamente individuato e su cui mi sento di intervenire, sicuro e deciso. Da domani…niente più caffè o niente più carne, movimento tutti i giorni, farò solo le scale l’ascensore lo smonto con le mie mani così anche i vicini impareranno qualcosa e beneficeranno della mia forza di volontà, al capo farò presente la mia esigenza di dedicarmi di più a me stesso e di non stressarmi troppo…. Da domani…. Ma intanto che pianificavo si è fatto tardi, forse ordino una pizza così non penso alla cena e poi guardo un po’ di Netflix che per lo sforzo di pensare ai miei piani futuri mi è venuto un cerchio alla testa, ho anche del lavoro da finire, mannaggia.…

Situazione 2: (in genere riguarda i prudenti) Non sono così certo di aver chiaro dove voglio andare, ma sarà poi sicuro che se cambio il modo di mangiare o se faccio più movimento migliora il mio problema? E sì perché così non posso andare avanti devo fare qualcosa! Ma… oddio non so, sono confuso, forse aspetto e vedo se ho miglioramenti, se entro un paio di mesi non sto come dico io forse poi chiamo un osteopata, poi vado da un nutrizionista, poi faccio delle analisi specifiche, poi mi segno in palestra e poi decido… semmai… potrei iniziare con l’anno nuovo…

E potrebbero esserci ancora altri “casi” con ancora altre sfumature, ma tutti con una caratteristica in comune: RIMANDARE! Procrastinare, pensare che trasferendo in avanti il momento in cui diventiamo veramente protagonisti della nostra vita possa apportare chissà per quale effetto misterioso un cambiamento in meglio…. Mentre la vita scorre aspettando che passi la fatina con la bacchetta magica….

Oggi abbiamo un’infinità di informazioni, una moltitudine di approcci e proposte ma se non ne scegliamo una e la facciamo nostra iniziando un percorso resteremo sempre al punto di partenza.

Quindi, oggi più che mai è indispensabile ripensare con coraggio a ciò che ci fa star bene, a ciò che ci è indispensabile davvero, abbandonando quegli schemi a cui ci ancoriamo che non sono nostri ma abilmente imposti e che ci portano a una perenne insoddisfazione.

Posso farlo in mille modi, ma che sia da oggi che inizia il mio cambiamento, da oggi che prendo il posto di comando e con gentile amorevolezza mi rivolgo al progetto più importante che possa immaginare: essere una persona pienamente realizzata.

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